mercoledì 6 maggio 2020

Donald Trump blocca i finanziamenti Usa per l’Organizzazione mondiale della sanità: «Ha insabbiato l’epidemia»



Lo stop per ora è temporaneo, ma, potrebbe diventare definitivo. Noi speriamo che diveti definitivo. Almeno finché permangono alcune questioni relative all'Organizzazione mondiale della sanità. Donald Trump ha deciso di bloccare i finanziamenti statunitensi per l’Organizzazione mondiale della sanità: secondo il Presidente statunitense, l’organismo sanitario globale "ha fallito nel suo dovere e deve essere ritenuto responsabile" di una cattiva gestione della pandemia di coronavirus. Donald Trump ha incolpato l’Oirganizzazione mondiale della sanità per aver sostenuto la "disinformazione" della Cina comunista sul virus dopo l'esplosione dell’epidemia nella città cinese di Wuhan. Il Presidente Trump ha affermato giustamente che il coronavirus, che ha infettato quasi due milioni di persone in tutto il mondo, avrebbe potuto essere contenuto se l’Organizzazione mondiale della sanità fosse stata più competente e non avesse aiutato il governo comunista cinese a "insabbiare" l’emergenza. Gli Stati Uniti sono i maggiori finanziatori dell’Organizzazione mondiale della sanità: a febbraio, l’amministrazione Trump aveva chiesto che il contributo americano venisse ridotto da 122,6 milioni di dollari (l’equivalente di 111,8 milioni di euro) a 54,9 (50 milioni di euro). L’Organizzazione mondiale della sanità, invece, con un offensivo disprezzo per la verità, aveva elogiato la Cina per la sua trasparenza sulla pandemia. Purtroppo, Pechino è un altro importante finanziatore dell'Organizzazione, e questo praticamente annulla l’indipendenza necessaria all’agenzia dell’Onu per svolgere adeguatamente il proprio ruolo. Non a caso, il Presidente Trump era stato attaccato dall'Organizzazione mondiale della sanità quando aveva emesso un divieto sugli ingressi dei viaggiatori dalla Cina comunista. Infatti, l'attuale direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità è Tedros Adhanom, un membro anziano (il Tigraionline  lo ha elencato come il terzo membro più importante del comitato permanente del politburo) del del Fronte di Liberazione del Tigrè ( “Tigray People’s Liberation Front”, TPLF), un partito rivoluzionario comunista etiope, d'orientamento maoista. Secondo Trevor Loudon, un esperto di movimenti e gruppi comunisti, l’’ideologia del Tigrè "era molto vicina a quella dell’attuale Corea del Nord". Nel 1991, mentre il governo comunista di Mènghistu Hailé Mariàm, detto il Negus Rosso perdeva il sostegno finanziario dell’Unione Sovietica che stava crollando, una coalizione tra il Fronte di Liberazione del Tigrè con altri due partiti etnici ha deposto Mènghistu. Nel corso del tempo, il TPLF ha iniziato a esercitare sempre più influenza sulle altre due parti. La maggior parte dei generali militari e leader chiave all’interno del governo erano del Tigray, incluso il Primo Ministro che governò il paese per 21 anni prima della sua morte. I Tigray rappresentano solo il 6% della popolazione dell’Etiopia, uno dei principali gruppi etnici sono gli Amhara, che avevano costituito principalmente il regime di Mènghistu. Il trattamento favorevole sotto Mènghistu aveva creato molto risentimento verso l’Amhara da parte degli altri gruppi etnici come ad esempio quello dell’Oromo. Il Fronte di Liberazione del Tigrè è il partito che nel suo manifesto del 1968 definiva il popolo dell’Amhrara il suo “eterno nemico”.Il TPLF è stato classificato un’organizzazione terroristica dal governo degli Stati Uniti negli anni ’90 ed è ancora oggi catalogato come membro del Database del Terrore Globale, a causa della sua ostinata abitudine di eseguire assalti armati nelle aree rurali. Il popolo dell’Amhara ha denunciato discriminazioni sistematiche e violazioni dei diritti umani da parte dell’attuale governo. “Humans Rights Watch” nel 2010 ha scritto un rapporto su come gli aiuti sotto forma di cibo e fertilizzanti sono stati vietati agli abitanti dei villaggi locali dell’Amhara a causa delle loro affiliazioni con il partito di opposizione. Altre forme di rifiuto dell’aiuto hanno comportato il rifiuto dell’assistenza sanitaria di emergenza da parte del ministero degli operatori sanitari; lo stesso ministero che all’epoca era guidato da Tedros Adhanom. L’Amhara People’s Union, un gruppo di attivisti con sede a Washington, ha rivolto molte altre accuse di violazioni dei diritti umani contro il governo guidato dal TPLF, compreso il fatto che i tassi di natalità nella regione di Amhara erano molto più bassi di quelli riscontrati in altre regioni. In una sessione del parlamento etiope hanno osservato che circa 2 milioni di Amhara sono “scomparsi” dal censimento della popolazione. Secondo Loudon, sebbene in superficie il governo abbia varato riforme di mercato e istituito formalmente elezioni democratiche, ideologicamente è rimasto comunista, soprattutto in termini di politica estera: "Continuano a mantenere i loro legami con i comunisti stranieri", aveva spiegato in un’intervista. Tedros Adhanom, dapprima ministro della sanità (dal 2002 al 2012) e successivamente ministro degli esteri dell'Etiopia, ha sempre mantenuto forti legami con il partito comunista cinese, abbracciando (come il governo italiano di Giuseppe Conte) di recente progetti come la "Nuova Via della Seta", che serve al partito comunista cinese per estendere la sua influenza geo-strategica nel mondo. Tedros Adhanom è riuscito a diventare il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità nel 2017, con il forte sostegno del partito comunista cinese, nonostante sia stato accusato di aver occultato le epidemie di colera durante il suo mandato come ministro della sanità etiopica. Un focolaio di colera si diffuse nella regione nel 2007, colpendo migliaia di persone nei paesi vicini. Al momento dello scoppio dell’epidemia in Etiopia, il governo ribattezzò semplicemente l’epidemia e la definì "diarrea acuta", “Acute Watery Diarrhea” (AWD). Le organizzazioni internazionali furono messe sotto pressione per evitare che lo definissero colera (nonostante le Nazioni Unite avessero individuato il virus infetto), così come si intimò ai  dipendenti pubblici di non rivelare il numero di infetti. Nel 2012 Tedros Adhanom fu nominato ministro degli Esteri e attuò immediatamente una repressione verso gli oppositori del governo, compreso un tentativo di estradare coloro che erano fuggiti in esilio nello Yemen. I due paesi avviarono anche  negoziati per rintracciare e espellere i dissidenti dallo Yemen e imprigionarli in Etiopia. Tedros Adhanom stesso guidò questi negoziati, lo attesta anche una fotografia dei suoi colloqui avuti col ministro degli Esteri yemenita. Come ha fatto, perciò, un uomo con un curriculum come quello di Tedros Adhanom a diventare direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità? In realtà è abbastanza semplice, l’Organizzazione mondiale della sanità stata coinvolta in numerosi scandali da diverso tempo. Di fronte ad aumenti di budget quasi irrilevanti negli anni Novanta, l’Organizzazione mondiale della sanità si rivolse al settore delle imprese per ottenere finanziamenti aggiuntivi e dal 2008 le donazioni delle imprese sono salite al 80% nel budget dell’organizzazione. Secondo la ricercatrice sanitaria Soniah Shah, il ruolo svolto dalle grandi aziende farmaceutiche nel definire la politica sanitaria globale ha creato gravi conflitti di interessi, perché mentre da un lato migliora l’immagine pubblica delle aziende, dall’altro favorisce i loro interessi finanziari. Il grave stanziamento scorretto di fondi da parte dell’organizzazione è stata resa più evidente nel 2016, quando si è constatato che l’Organizzazione mondiale della sanità spendeva $ 200 milioni all’anno in spese di viaggio, non includendo nemmeno quelle pagate dal paese ospitante. La Fondazione Bill & Melinda Gates ha svolto un ruolo importante nella promozione di Tedros Adhanom. Dopo i loro ingenti investimenti in programmi sanitari in Etiopia che Tedros Adhanom aveva facilitato, la fondazione desiderava promuovere programmi simili a livello globale e donò miliardi all’Organizzazione mondiale della sanità a tal fine. La nomina di qualcuno così profondamente non qualificato come Tedros Adhanom deve anche molto alla struttura labirintica del processo di nomina dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il direttore è selezionato dal consiglio di amministrazione, che a sua volta è nominato da una minoranza a rotazione dell’Assemblea, composta da ministri della sanità nominati dai governi mondiali. L’Organizzazione mondiale della sanità ha quindi lo stesso problema di molte altre istituzioni globali, dove il direttore è un incaricato, emissario di qualcuno. Naturalmente i media di propaganda hanno ritratto Tedros Adhanom come una personalità venerabile, insignita di una missione etica, al fine di curare le malattie mortali del mondo. Lo slogan per la sua campagna elettorale su Twitter ripeteva che “è tempo che un africano guidi l’OMS”. Rebecca Myers, giornalista di spicco del Sunday Times, ha scritto in quell’occasione: "I diplomatici cinesi hanno condotto un’accesa campagna per l’etiope, usando le leve finanziarie di Pechino e il suo opaco sistema di aiuti finanziari per costruire un sostegno per lui tra i Paesi in via di sviluppo". Tedros Adhanom ha anche usato e strumentalizzato la debolezza dell’Occidente verso le accuse di "oppressione" e "discriminazione". Quando un consigliere del suo contendente britannico alla leadership dell’Organizzazione mondiale della sanità aveva stigmatizzato l’insabbiamento dell'epidemia del colera nell'Etiopia, lo ha accusato di avere una "mentalità coloniale".  Alcune obiezioni hanno sottolineato che il direttore generale ha scarso potere sull’attuale politica dell’Organizzazione mondiale della sanità, però, ciò non tiene conto del fatto che l’organizzazione è accettata come autorità globale in materia di salute e consiglia i governi mondiali. La cattiva gestione dell’Organizzazione mondiale della sanità attraverso persone come Tedros Adhanom ha aggravato totalmente la pandemia globale di coronavirus. Tedros Adhanom non solo ha individuato tutte le opportunità per lodare la gestione della crisi da parte del partito comunista cinese, anche mentre i medici venivano arrestati e le persone blindate all’interno delle loro case; ha anche dato consigli completamente contraddittori. Prima di tutto affermando che i paesi non avrebbero dovuto limitare i viaggi da e verso la Cina per non fare discriminazione, per poi, subito dopo,  rimproverarli per non aver fatto abbastanza per la prevenzione. In un mondo sano, invece di guidare un’organizzazione globale, Tedros Adhanom sarebbe processato presso il Tribunale penale internazionale, processato per i suoi crimini e, se ritenuto colpevole, dovrebbe passare il resto della sua vita in carcere. Tutto questo dovrebbe essere più che sufficiente a giustificare le critiche statunitensi nei confronti dell'Organizzazione mondiale della sanità. Invece, il segretario generale delle Nazioni Unite, il socialista portoghese Antonio Guterres, dopo avere saputo della decisione del Presidente Trump, ha obiettato quanto sia necessario mantenere "l’unità della comunità internazionale per lavorare insieme in maniera solidale per fermare il virus e le sue conseguenze". Insomma, questi socialisti europei così arrendevoli e cosi rinunciatari nel confronti della Cina comunista, sono quei politici e quei giornalisti socialisti e socialdemocratici (i quali, come diremo in un prossimo articolo, sono diffusi anche in Italia) che Vladimir Lenin definiva come "utili idioti dell'Occidente". Il Presidente Trump è invece un grande conservatore liberale risoluto che cancellato con poche mosse la debolezza di Barack Obama.

Nessun commento:

Posta un commento